Si tratta di un esemplare di manifattura tedesca con canna a due ordini, quadra e tonda. La superficie è finemente rivestita in osso graffito a motivi vegetali, floreali e mascheroni. La cassa presenta sui due lati scene di caccia con figure maschili. La sicura a cane è a forma di mostro.
Il calcio a sfera è suddiviso in sei spicchi da inserti decorati in metallo e da faccette a rilievo. Sono presenti alcuni stemmi di Norimberga.
L'oggetto fa parte del gruppo di armi provenienti dalla marchigiana Rocca di Gradara, restaurata agli inizi del Novecento dal suo proprietario, l'importante mecenate e collezionista Zanvettori, che pochi anni prima di donarla allo Stato destinò parte della sua armeria ad arricchire la collezione di Castel Sant'Angelo.