Beni Culturali Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per il Polo Museale della città di Roma

Didattica-Visite Guidate

Castello racconta Castello
Visite guidate gratuite a cura del personale del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo. 

 

Prosegue nel mese di maggio il progetto di visite guidate all’interno del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, a cura dello staff. Le visite, gratuite e in lingua italiana, si svolgeranno nei seguenti giorni:


martedì 7 e mercoledì 8
martedì 14 e mercoledì 15
martedì 21 e mercoledì 22
martedì 28 e mercoledì 29

 

Per ogni giorno sono previste 2 visite: ore 10.30, ore 15.30
Durata: 1 ora e mezzo circa
Per ciascuna visita: max 10 persone
Prenotazione obbligatoria entro le 48 ore precedenti all’indirizzo mail: dms-rm.visitecastello@cultura.gov.it

Visita gratuita previo pagamento del biglietto d'ingresso, secondo i canali ordinari previsti.

 

IL MUSEO - cenni storici


Il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo per le sue peculiarità può essere considerato, al contempo, monumento, area archeologica e museo. L’edificio ebbe un utilizzo estremamente variegato nel corso della sua complessa vicenda storica: eretto come mausoleo imperiale, divenne in seguito residenza fortificata, prigione e infine monumento-museo.

Costruito nel II sec. d.C. per volontà dell’imperatore romano Adriano come mausoleo funebre per sé e i propri famigliari, il monumento – di qui noto come Mole Adriana – fu in seguito incluso nella cinta muraria di Roma e trasformato in una sorta di fortilizio per la difesa della città, acquisendo l’appellativo di castellum. In epoca altomedievale si aggiunse quello di sancti Angeli dalla leggenda secondo cui, nel 590, papa Gregorio Magno ebbe qui la visione dell’arcangelo Michele che rinfoderava la spada, a simboleggiare la fine della pestilenza che affliggeva la città.

La vicinanza a San Pietro, la sua posizione strategica, la sua mole chiusa e imponente fecero di Castel Sant’Angelo il centro di interessi politici, legando inscindibilmente le proprie sorti a quelle della Chiesa fin da quando, nel 1367, le chiavi dell’edificio vennero consegnate a papa Urbano V per sollecitarne il rientro a Roma dall’esilio avignonese.

Da allora furono condotti numerosi interventi architettonici volti, da un lato, a potenziarne l’assetto difensivo con la costruzione dei bastioni e della cinta pentagonale, dall’altro a renderlo residenza pontificia sempre più magnifica, conoscendo sotto Paolo III Farnese (1534-1549) il massimo splendore.

A partire dal XVII secolo Castel Sant’Angelo perse un po’ alla volta il ruolo di residenza pontificia per diventare quasi esclusivamente un carcere politico. Entrato nel demanio dello Stato Italiano nel 1870 come carcere militare e caserma, diventò Museo Nazionale nel 1925: all’epoca erano già iniziati vasti lavori di riordino e restauro del sito, acquisizione di opere e collezioni, allestimento di varie sale.

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pagina creata il 23/03/2012, ultima modifica 26/04/2024