Antonio Gionima
(Padova 1697 - Bologna 1732)
Il Cardinale Gozzadini riceve ad Imola re Giacomo III Stuart
1717-19
olio su tela, cm 223 x 300
Inv. III/209
Provenienza: collezione A. e V. Contini 1928, donazione. 

«...Anche la chiar. mem. del Signor cardinale Gozzadini, allora vescovo d'Imola, per insinuazione dello Spagnolo (Giuseppe Maria Crespi) fece dipingere al Gionima un gran quadro che si vede nella casa Gozzadini rappresentante il ricevimento fatto dall'Eminenza Sua alla Maestà del re Giacomo d'Inghilterra, nel suo passaggio per quella città verso Roma». Grazie a questa puntuale descrizione, tratta da Le Vite de' pittori bolognesi dell'abate L. Crespi (1769) è stato possibile restituire l'autografia e la datazione alla grande tela che l'artista padovano dovette eseguire subito dopo il 1717, data in cui avvenne il viaggio di Giacomo III Stuart in Italia. L'opera di Gionima conservata in Castel Sant'Angelo fu probabilmente realizzata come pendant di quella di Crespi raffigurante L'incontro di Giacomo Stuart con il principe Albani (Praga, Galleria Nazionale, Palazzo Sternberk).
Figlio e nipote d'arte, nel 1719 Antonio entrò a Bologna nello studio di Giuseppe Maria Crespi (uno dei massimi esponenti della pittura bolognese vissuto a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo), divenendo presto il suo allievo prediletto. Il suo stile unisce un certo fare accademico a un più caldo cromatismo d'impronta veneta, dovuto alle sue origini. Morì prematuramente a 35 anni, lasciando a Bologna opere molto apprezzate.